Ogni persona possiede una memoria eccezionale relativamente alle aree che sono per lei importanti, e di cui possiede schemi mentali ben sviluppati. Su questi schemi, pero, le culture esercitano la loro influenza, formando le strutture mentali con cui la persona comprende e interpreta il mondo. La cultura italiana ha formato milioni di esperti di calcio (siamo tutti allenatori), ma non altrettanto ha fatto per la socialità e la solidarietà.
Se vogliamo un popolo più cosciente e socialmente impegnato, forse dovremmo cominciare a modificare le nostre priorità, le nostre abitudini, e di conseguenza la nostra memoria.